Vini del Lazio: quali sono i migliori?

Seguire l’itinerario dei vini del Lazio alla ricerca del gusto, della qualità, dell’originalità e dell’eccellenza, significa tracciare un percorso che, tra filari e calici pregiati, si snoda e congiunge le vigne della Città Eterna a quelle dei Castelli Romani, seguendo le direttrici Appia e Tuscolana e giù verso est, lungo la via Casilina, in un tramonto rosso che ci porta ad ammirare il sapore e la bellezza sanguigna dei vini rossi unici e pregiati che nascono tra le colline dell’alta Ciociaria.

Un viaggio tra sapori e meraviglie del territorio tra i quali le eccellenze vitivinicole si collocano in un più ampio e apprezzabile discorso di cultura enogastronomica fondamentale nel gradiente di specificità di un territorio.

Per questo vale la pena mettersi in viaggio, pronti a degustare col pensiero i migliori vini del Lazio.

Vini del Lazio DOCG

Per riuscire appieno nella missione sarà cosa buona partire dalle basi. È bene sapere, infatti, che dei 78 vini italiani che hanno ottenuto il marchio DOCG (Denominazione Origine Controllata Garantita) il Lazio ne vanta tre.

Vini Bianchi

Il Cannellino di Frascati e il ricercatissimo Frascati Superiore Docg sono entrambi di bacca bianca.

Frascati Superiore Docg può essere definito a ragione il calice punta di diamante della selezione Vinea Domini.

Prodotto a base della preziosa Malvasia di Candia, del Lazio e di Trebbiano, è un vino dalle raffinate e rare note vulcaniche del territorio su cui si coltiva l’uva Frascati Docg: tra le vie Tuscolana e Anagnina, incrociando i territori di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Monte Compatri nell’area settentrionale dei Colli Albani, sulla linea di confine col territorio capitolino.

Si tratta di vitigni antichi, per questo preziosi e rari ma al tempo stesso ricchi di sfumature di sapore donate da radici piantate nel tempo e nella storia viva del territorio di coltivazione.

Da tutto ciò si ricava un bianco dalle riconoscibili note vulcaniche nella fragranza e nel sapore che le conferiscono una buona persistenza aromatica.

Continuando a brindare a base di uve autoctone, non può certo mancare un pensiero che è un omaggio lungo un sorso che ci piace dedicare alla “monografia”, omaggio unico alla Malvasia del Lazio, che Vinea Domini ha voluto sintetizzare battezzando il vino col nome di Friccicore, tributo simpatico e attraente già nella denominazione, messo lì a ricordare quell’emozione breve ma intensa che di solito amplifica i momenti davvero unici delle nostre vite. Quei passaggi, momenti, giorni che solitamente trovano degna conclusione proprio in un brindisi.

Vini Rossi e Rosati

Scendendo a sudest fino a entrare nell’area a cavallo tra la provincia di Roma e quella di Frosinone, è impossibile non attraversare il territorio del Piglio, area di produzione del terzo vino Docg del Lazio: il Cesanese di cui si è compresa la specificità e la reale eccellenza nell’ultimo mezzo secolo.

A fronte, infatti, di un territorio nel secolo scorso coltivato in maniera troppo intensiva, senza valorizzare al meglio il suo tesoro, dagli anni Settanta i coltivatori locali hanno compreso l’errore e iniziato a cogliere in pieno lo splendore del loro gioiello rosso rubino.

Il Cesanese dal profumo caratteristico che ricorda le visciole mature, corposo e morbido in bocca, con finale lievemente ammandorlato, è un vino che non teme il confronto con le grandi varietà nobili italiane

Restando tra i calici rossi, o meglio, spostandoci tra i rosati e virando su vini di origine internazionale ma ormai da tempo innestati al meglio nel territorio dei Castelli Romani, troviamo il rosato prodotto con uve Syrah che gli esperti di Vinea Domini hanno voluto battezzare Luccicore, con l’intento di valorizzarne la romanità del nome e la luminosità del suo colore tipico.

Così, passando per i felici e begli omaggi insiti nelle bottiglie di Friccicore e Luccicore, si arriva per la via maestra nella capitale, terra del Roma Doc che Vinea Domini propone sia nel calice bianco, figlio della malvasia puntinata, sia nel rosso fruttato a base di Montepulciano e Sangiovese.

Vini da uve Internazionali

Va detto, ma è convinzione ormai pressoché generale e giusta, che anche il Lazio gode, fino ad averli fatti realmente propri, di una varietà di uve internazionali, soprattutto d’Oltralpe che hanno attecchito in maniera sorprendente nei Castelli Romani.

Innesti al tempo stesso figli di saggezza e intelligenza, fortuna e meraviglia della natura che hanno dato modo a Vinea Domini di imbottigliare e offrire al proprio pubblico tre bianchi Chardonnay, Sauvignon, Viognier, e tre rossi Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot divenuti “castellani d’adozione” che, senza perdere la loro purezza e originalità, sono riusciti ad arricchire di fascino e gusti la collezione di vini che hanno reso e continueranno a rendere i Colli Albani terra di gioiosa ebbrezza, messaggera di bellezza, tradizione e buongusto in Italia e all’estero.